Negli ultimi anni le aziende hanno ridimensionato e ridefinito le loro strategie e i loro modelli di gestione aziendale, per far fronte alla crisi economica e ai costanti cambiamenti del mercato. Dalle PMI con risorse limitate alle grandi aziende con strutture rigide e gerarchiche, l’obbiettivo principale rimane quello di rimanere competitivi sul mercato. Con lo scopo di risparmiare, senza però rinunciare alla qualità e alla professionalità, la tendenza attuale è quella di esternalizzare tutte le attività che richiedono investimenti eccessivi o che risultano marginali rispetto al core business dell’azienda.
Nella gestione della qualità secondo la ISO 9001 è definito esternalizzazione o outsourcing come qualsiasi processo aziendale – ricerca e sviluppo, produttivo, marketing, gestione personale e così via – affidato ad un’azienda esterna, ma che si potrebbe svolgere all’interno se si avesse il know-how.
L’esternalizzazione può concretizzarsi secondo diversi livelli, andando dal semplice acquisto di un servizio o di un prodotto, all’utilizzo di appalti e subforniture, fino all’instaurazione di un rapporto di fiducia e collaborazione con aziende esterne per lo svolgimento di attività che richiedono asset specifici, per i quali il committente non ha risorse per effettuare l’investimento necessario.
I motivi principali che spingono un’azienda a esternalizzare una o più funzioni sono dovuti alla mancanza di risorse interne quali know-how e/o tecnologie adeguate oppure legate alla necessità incrementare l’efficienza produttiva e ridurre i costi di produzione.
I principali vantaggi che può portare l’esternalizzazione sono i seguenti:
PERSONALE SPECIALIZZATO
Il mercato del lavoro muta sempre più velocemente. Questo comporta per le aziende dotarsi di personale sempre più qualificato, specializzato e costantemente aggiornato. La maggior parte delle PMI italiane – in Italia rappresentato il 92% delle imprese attive e impiegano l’82% dei lavoratori – non hanno spesso le risorse umane e finanziarie per gestire particolari tipologie di personale. Con l’outsourcing le aziende possono affidarsi a parteners che dispongono di personale specializzato e costantemente aggiornato, svincolandosi dai costi di gestione, amministrazione che ne derivano.
RISPARMIO SU TECNOLOGIE E INFRASTRUTTURE
Per le aziende può risultare poco sostenibile acquistare attrezzature e/o software da utilizzare saltuariamente. Un’azienda specializzata nel rifornire in maniera costante un servizio o un prodotto, può rientrare facilmente negli investimenti che ne derivano. L’azienda, affidandosi ad una ditta specializzata, può appunto svincolarsi da investimenti per lui poco sostenibili e allo stesso tempo usufruire delle tecnologie, dei software e delle attrezzature più performanti, aumentando la sua competitività e migliorando il suo prodotto e/o servizio finale.
RISPARMIO DEI COSTI FISSI E FOCUS SUL CORE BUSSINESS
Grazie all’esternalizzazione, le aziende sono in grado di modificare la struttura gestionale dei costi, in particolar modo trasformando i costi fissi in costi variabili. In questo modo può quindi investire le proprie risorse disponibili nel proprio core bussiness e focalizzarsi quindi sul miglioramento delle proprie attività e delle proprie competenze.
MAGGIORE FLESSIBILITA’ E OTTIMIZZAZIONE DEI RISK MANAGEMENT
L’azienda esterna, pur ricevendo supporto da parte dell’azienda committente, è continuamente valutata per quanto riguarda i risultati ottenuti e le problematiche che potrebbero sorgere durante il processo. È infatti l’azienda esterna ad assumersi il rischio di impresa e la responsabilità del suo operato.
Di conseguenza si ha un aumento della flessibilità operativa da parte dell’azienda committente, che sviluppa una maggiore capacità di far fronte alle variazioni di volume di vendita e/o di erogazione del servizio.
CONCLUSIONI
L’outsourcing consiste nell’affidare ad aziende esterne specifici processi aziendali. Il motivo che spinge a prendere tale decisione deriva nella maggior parte dei casi dall’indisponibilità delle risorse necessarie per investire in un determinato asset o dalla scelta di lasciare a fornitori esterni l’esecuzione di attività ritenute marginali dall’azienda stessa.
I vantaggi che ne derivano si traducono nella costruzione di partnership strategiche, maggiore efficienza e flessibilità, velocità di servizio e ottimizzazione di tempi e costi sia strategici che operativi.